Gli abachi sono strumenti molto potenti e flessibili: una volta capito il loro funzionamento, sarà facile imparare a crearne di nuovi in base alle esigenze del momento. Un’altra caratteristica degli abachi di Archicad è la loro interattività col modello: ciò vuol dire che se modificate una caratteristica all’interno dell’abaco, questa avrà una diretta ripercussione nel modello.
Un esempio di approccio alternativo alle modifiche visuali a cui siamo abituati noi architetti può essere la modifica della tipologia di un muro passando dall’abaco anziché passare dalla selezione puntuale dei muri da sostituire direttamente nel modello tridimensionale. Questo è un tipo di automazione intrinseco del modello BIM che permette di risparmiare un bel po’ di tempo.
Tutto ciò è possibile all’interno del template di Archicad utilizzando strumenti e oggetti disponibili nella sua libreria: senza alcun tipo di sforzo e con la semplice modellazione, in poco tempo posso estrarre già una bella quantità di dati dal modello utilizzando anche solo gli abachi preimpostati in Archicad.
All’inizio della conoscenza con Archicad, ho dato solo una sbirciata a questa tendina per capire di cosa si trattasse e per un certo periodo non ho mai approfondito: in fin dei conti si può progettare fino all’impaginazione delle tavole senza intervenire su Classificazioni e Proprietà e possono bastare gli abachi del template di Archicad…
Poi la questione mi è stata presentata all’interno del corso Gli Abachi in Archicad di Graphisoft Learn e mi si è scoperchiato il proverbiale vaso di Pandora davanti agli occhi! Consultando il supporto Archicad puoi approfondire questo argomento, ai fini di questo articolo ecco una sintesi dell’utilizzo pratico di questi due tipi di dati.
Modificare la classificazione di un oggetto può tornare utile, ad esempio, nel caso di utilizzo dello strumento solaio per creare un controsoffitto: è meglio che questo solaio venga classificato come soffitto al posto di solaio, allineando automaticamente anche la corretta esportazione degli attributi IFC.
Le proprietà invece posso sia modificarle che inserirne di nuove: per avere una panoramica di quelle disponibili basterà selezionare il menu Opzioni e poi la voce Gestore Proprietà: vedrete che l’elenco è molto corposo! Si va dai dati generici dell’oggetto e del costruttore fino a dati più dettagliati come la resistenza la fuoco o la trasmittanza termica. Nel caso in cui mancasse qualcosa, c’è il comodo tasto “+” per aggiungere la proprietà mancante che vi serve.

Continua nel prossimo articolo: “Un nuovo futuro di Interoperabilità“
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