Senza sfociare in massimi sistemi, visto che sono sempre dell’idea che le cose più semplici siano le migliori, in questa serie di articoli vorrei soffermarmi su alcuni processi di automazione di un template Archicad. Questo perché scopro sempre di più nella professione quotidiana che il nostro software preferito non viene sfruttato al massimo del suo potenziale – ad esempio, spesso non si riesce a dedicare quanto più tempo possibile alla progettazione vera e propria piuttosto che alla documentazione o alla gestione, senza causare in corso d’opera causa disastri nel file.
Se ci troviamo sulla stessa linea di pensiero, penso che questo articolo faccia al caso tuo. Vediamo come dare una spinta al flusso di lavoroBIM con delle semplici accortezze.
Perché bisogna automatizzare?
Come visto in un precedente articolo, il template è una parte fondamentale dell’implementazione BIM, e deve essere sempre considerato durante il passaggio da un sistema CAD. Non allegherò il classico diagramma di McLeamy, perché penso che, dopo tanti anni, la maggior parte di noi l’abbiamo stampato bene in mente.
Mi piacerebbe invece ragionare insieme su quali possono essere i vantaggi dell’adozione di alcuni semplici sistemi di automazione. Uno dei primi, anche se indiretto, è una maggiore acquisizione delle competenze lato software. Come già specificato, BIM è anche sinonimo di automazione, e aumentare il proprio bagaglio tecnico in questo ambito non può che giovare alla comprensione dei processi globali del programma stesso; una vera e propria prova sul campo che potrebbe svincolarsi da tutti quei soliti corsi proposti sul web. Ovviamente, migliorare nella pratica permette di avere un controllo maggiore in termini di qualità progettuale dell’edificio, di tempo del proprio lavoro, in fase organizzativa e di processo.
Di qualità progettuale e vantaggi relativi abbiamo colto l’idea, ma del risparmio di tempo forse ancora non molto. Dedicare sì più tempo alla progettazione ma – perché no – anche dedicare un po’ di tempo a noi stessi e a ciò che più ci piace fare, oltre la sfera lavorativa. In fondo, non bisogna vivere di solo lavoro. Se un sistema o un nuovo metodo riesce a migliorare, per non dire evolvere, la nostra professione, non dovrebbe allungare i tempi di lavoro nel lungo periodo. Tuttavia, spesso e volentieri ci piace essere vittime di un “sistema” corrotto autoimposto.