BIM applicato al settore vino
L’applicazione della metodologia BIM è stata la risposta al problema di gestione del proprietario di questa enoteca, alla necessità di far vedere la sua lista di vini ai clienti e alla problematica di far prendere ai suoi dipendenti la corretta bottiglia di vino ordinata dal cliente.
L’implementazione della metodologia BIM è stata vincente perché sfrutta la carta dell’interoperabilità, basata sul modello BIM della cantina con le relative bottiglie di vino e mettendolo a disposizione per la consultazione direttamente al cliente. In questo modo, quando il cliente sceglie la bottiglia e le relative informazioni del vino, trova le indicazioni per andare a prenderla direttamente nella sua collocazione. Oltre a questo indubbio valore aggiunto, con opportuni sensori si può determinare l’entrata e l’uscita della bottiglia dalla sua postazione, mantenendo le quantità a magazzino aggiornate in tempo reale con notifiche di approvvigionamento quando si scende sotto una determinata soglia.
Applicando la metodologia BIM per risolvere un problema sfruttando le intrinseche capacità di interoperabilità della filosofia openBIM, è aumentata l’efficienza di questa cantina, si sono eliminati potenziali errori, ed è aumentata l’immediatezza.
Domotica prêt-à porter
Una parte fondamentale dell’interoperabilità è la possibilità di interagire con altri tipi di sistemi esterni al mondo progettuale. Un esempio deriva dalle implementazioni fatte dallo studio Minnucci Associati che si appoggia a BIMx per connettere il Twin Model visualizzato su tablet ad una serie di sistemi di terze parti come SAP, MBS, database, e chiamate VoIP.
Oltre a visualizzare il Twin Model, BIMx diventa interfaccia per la gestione del sistema edificio. Partendo dal controllo dello stato e degli equipaggiamenti dell’edificio, si passa al mantenimento dello stesso, integrando e/o modificando le informazioni presenti nel modello, all’indicazione precisa del punto in cui è scattato un allarme all’interno dell’edificio. In pratica, se un oggetto smart è collegato a un sistema di gestione, questo può essere agganciato al modello BIMx, controllando la componente tecnologica direttamente dal modello digitale, creando un sistema domotica agli steroidi.
Si può cogliere facilmente la forte valenza che uno strumento del genere può avere all’interno di una gestione efficace di un asset edilizio, addirittura in tempo reale con gli opportuni accorgimenti, ma anche che questo quadro di controllo si può facilmente spostare dalla fase di esercizio di un edificio alla fase di costruzione, sempre in tempo reale, per ottenere economie di scala e preziosi risparmi di tempo, rendendo BIMx uno strumento adatto alle presentazioni con i clienti, in cantiere, e per il facility management.