
Il cantiere è una piccola città nella città, con le sue regole, i suoi personaggi con rispettive divise, i suoi mezzi di trasporto. Un ecosistema indipendente e chiuso dove i visitatori sono più o meno tollerati. Non graditi, badate bene. Uno di questi visitatori tollerati è proprio la figura del progettista.
Le visite del progettista in cantiere
Con cadenza casuale, così giudicata da chi ci lavora, il progettista si reca periodicamente in cantiere per vedere l’andamento dei lavori, spesso anche con funzione di Direzione Lavori. Se andate in un cantiere qualsiasi e avete la fortuna di vedere queste due figure disgiunte ed entrambe presenti in contemporanea, potrete distinguere il loro ruolo semplicemente abbassando gli occhi e guardando il tipo di calzature indossate. Questa differenza, apparentemente solo estetica, si paleserà anche nel loro modo di muoversi in cantiere.
Polvere di cemento, pozze grigiastre non ben identificate, materie miste ad acqua ed aree di betonaggio, non si sposano con le calzature alla moda di chi è appena uscito dallo studio di progettazione e che pertanto vanno accuratamente evitate, comportando una camminata spesso scomposta, tutta impegnata a evitare questi ostacoli.
Oggi, visto che vado in cantiere e ci devo entrare rivestendo i panni di una di queste figure tollerate, indosso un bel paio di scarpe antinfortunistiche che ho infilato appena sceso dall’auto, così da guadagnare qualche punto in più agli occhi degli addetti ai lavori. Il loro personale cartellino dei punteggi è molto particolare: tanto avaro nell’assegnare i punti quanto puntuale e impietoso nel toglierli al minimo accenno di tentennamento o di errore. Meglio partire con qualche punticino di vantaggio, non si mai quali avventure ci attendono appena varcate le soglie del cantiere.
Strano, oggi ad attendermi nei pressi del cantiere non c’è la ben nota figura mitologica dell’Umarell. Eppure l’orario è più o meno lo stesso, forse sono solo io in anticipo o stamane fa particolarmente freddo. In ogni caso, vista l’eccezionalità dell’evento, quella di oggi è una data da segnarsi in agenda: via libera!
Verificare le varianti in corso d’opera
La visita periodica di oggi consiste nella verifica della consistenza delle varianti realizzate in cantiere. I motivi della nascita delle varianti in corso d’opera possono essere i più disparati, da imprevisti contingenti a modifiche richieste dal cliente; l’unica cosa certa è che ci sono invariabilmente in ogni cantiere.
Diventa normale amministrazione portarsi dietro le tavole di progetto e annotarle indicando misure, scritte, commenti, piccoli disegni e tutto ciò che serve a cristallizzare la modifica rilevata in cantiere e portarla intatta in ufficio dove verrà aggiornato il progetto con ciò che è stato deciso e realizzato sul posto.
Operazione non banale e di rilievo, non solo perché si prendono le misure. Può capitare che, giunti in studio e fatti i primi aggiornamenti al progetto, si scoprano delle vere e proprie bombe, con un potere detonante direttamente proporzionale a quanto tempo è trascorso dalla realizzazione delle modifiche non comunicate preventivamente e a quanto la modifica si discosti da una delle tante normative edilizie che sul posto non sono venute in mente prima di eseguire il lavoro.
Bisogna poi guardare attentamente “la bomba” insieme alla Direzione Lavori, cecando di trovare una soluzione poco invasiva, che non richieda di sganciare questa bomba in cantiere tramite un Ordine di Servizio che imponga la demolizione della parte di opera appena rilevata e la sua ricostruzione nel rispetto della normativa.
Alla luce di queste considerazioni, è chiaro quanto diventi importante essere molto efficaci in cantiere durante le visite. Io ho trovato un utile e potente alleato nel tablet. Poco importa che l’uso di questo aggeggio tecnologico in cantiere comporti una decurtazione dei punti appena guadagnati indossando le scarpe antinfortunistiche.
Lo sguardo severo e di biasimo che si posa sul tablet che porto sottobraccio è l’equivalente del gesto di cancellare i punti con un pennarello rosso sul loro personale taccuino.
È probabile che, nel momento in cui ho aperto la cover del tablet iniziato a utilizzare anche la penna digitale, mi sia stato decurtato ancora qualche punticino, ma pazienza… Per ora posso ipotizzare di non essere partito con il saldo in negativo e che, se tutto va per il meglio, rimonterò in un altro momento: la giornata è appena iniziata!