Nella creazione di un qualsiasi generico oggetto BIM, dovrebbero essere presi in considerazioni alcuni aspetti per il suo corretto sviluppo. Insieme all’arch. Matteo Di Filippo, abbiamo trattato il tema nel webinar 8 punti per sviluppare una Libreria BIM di studio in Archicad, che potete rivedere al link.
Tali aspetti, affrontati in maniera esaustiva, sono stati suddivisi in tre macrocategorie, che di seguito andrò a evidenziare e descrivere.
Organizzazione
- Individuare uno standard di denominazione al fine di poter identificare l’oggetto all’interno di un’ampia libreria e riuscire ad utilizzare i metadati contenuti in ogni suo campo;
- Conformare l’oggetto ai Level of Information Need (Livello di Fabbisogno Informativo) sia per la parte geometrica (2D e 3D) sia per la parte informativa;
- Creare o meno eventuali parametri dimensionali o comportamentali dell’oggetto tramite il corretto strumento utilizzato.
Modellazione
- Garantire continuità geometrica durante la modellazione dell’oggetto facendo riferimento alle regole di geometria descrittiva ed eventualmente differenziale;
- Garantire la corretta documentazione dell’oggetto, in conformità alle schede prodotto, dal punto di vista geometrico (piante, sezioni, prospetti e simili) che dal punto di vista informativo (schede prodotto integrate tramite link e simili);
- Ottimizzare il numero di poligoni a seconda della tipologia di oggetto in modo da non superare la soglia critica.
Gestione
- Ottimizzare la dimensione file, prestando attenzione a una serie di fattori come ad esempio l’immagine di anteprima, le tipologie di geometrie utilizzate (una o più curvature) e simili, in modo da non superare la soglia critica in termini di MB;
- Gestire il GUID (Global Unique IDentifier) per la modifica o aggiornamento nel tempo dell’oggetto in libreria e fra più commesse.
Sperimentazione e Libreria BIM
Naturalmente, nel presente articolo ho cercato di fornire una panoramica ampia sugli oggetti BIM, con particolare riferimento ad alcune delle diverse soluzioni da adottare per la loro creazione e gestione. Ciò non toglie la continua sperimentazione da parte dell’utente nella ricerca della migliore soluzione in relazione alle proprie esigenze aziendali, verso un approccio che sposa il miglioramento continuo professionale.
Per dare un ultimo esempio, nel corso della mia esperienza professionale non sono mancate alcune sfide interessanti dal punto di vista tecnico, cercando di creare ibridazioni fra più soluzioni differenti, al fine di poter trarre più vantaggi nello stesso flusso di lavoro. Una fra queste è stata l’interazione fra Grasshopper e Library Part Maker, sfruttata per automatizzare la creazione della geometria 2D e 3D per oggetti semplici a fronte di un più alto numero di tipologie da dover creare. Ancora, l’utilizzo combinato di PARAM-O, per creare un oggetto parametrico e la sua struttura codificata di base da implementare tramite l’utilizzo successivo di semplici righe di codice aggiuntive GDL.
Nella creazione di un qualsiasi generico oggetto BIM, dovrebbero essere presi in considerazioni alcuni aspetti per il suo corretto sviluppo. Insieme all’arch. Matteo Di Filippo, abbiamo trattato il tema nel webinar 8 punti per sviluppare una Libreria BIM di studio in Archicad, che potete rivedere al link.
Tali aspetti, affrontati in maniera esaustiva, sono stati suddivisi in tre macrocategorie, che di seguito andrò a evidenziare e descrivere.
Organizzazione
- Individuare uno standard di denominazione al fine di poter identificare l’oggetto all’interno di un’ampia libreria e riuscire ad utilizzare i metadati contenuti in ogni suo campo;
- Conformare l’oggetto ai Level of Information Need (Livello di Fabbisogno Informativo) sia per la parte geometrica (2D e 3D) sia per la parte informativa;
- Creare o meno eventuali parametri dimensionali o comportamentali dell’oggetto tramite il corretto strumento utilizzato.
Modellazione
- Garantire continuità geometrica durante la modellazione dell’oggetto facendo riferimento alle regole di geometria descrittiva ed eventualmente differenziale;
- Garantire la corretta documentazione dell’oggetto, in conformità alle schede prodotto, dal punto di vista geometrico (piante, sezioni, prospetti e simili) che dal punto di vista informativo (schede prodotto integrate tramite link e simili);
- Ottimizzare il numero di poligoni a seconda della tipologia di oggetto in modo da non superare la soglia critica.
Gestione
- Ottimizzare la dimensione file, prestando attenzione a una serie di fattori come ad esempio l’immagine di anteprima, le tipologie di geometrie utilizzate (una o più curvature) e simili, in modo da non superare la soglia critica in termini di MB;
- Gestire il GUID (Global Unique IDentifier) per la modifica o aggiornamento nel tempo dell’oggetto in libreria e fra più commesse.
Sperimentazione e Libreria BIM
Naturalmente, nel presente articolo ho cercato di fornire una panoramica ampia sugli oggetti BIM, con particolare riferimento ad alcune delle diverse soluzioni da adottare per la loro creazione e gestione. Ciò non toglie la continua sperimentazione da parte dell’utente nella ricerca della migliore soluzione in relazione alle proprie esigenze aziendali, verso un approccio che sposa il miglioramento continuo professionale.
Per dare un ultimo esempio, nel corso della mia esperienza professionale non sono mancate alcune sfide interessanti dal punto di vista tecnico, cercando di creare ibridazioni fra più soluzioni differenti, al fine di poter trarre più vantaggi nello stesso flusso di lavoro. Una fra queste è stata l’interazione fra Grasshopper e Library Part Maker, sfruttata per automatizzare la creazione della geometria 2D e 3D per oggetti semplici a fronte di un più alto numero di tipologie da dover creare. Ancora, l’utilizzo combinato di PARAM-O, per creare un oggetto parametrico e la sua struttura codificata di base da implementare tramite l’utilizzo successivo di semplici righe di codice aggiuntive GDL.