
La stampa 3D
Ci siamo rivolti a TheFabLab, uno dei più noti Fab Lab di Milano (anche se ce ne sono davvero tantissimi) e insieme a loro abbiamo condotto alcune prove di produzione digitale.
L’applicazione più immediata è la stampa 3D: con il BIM abbiamo a disposizione modelli 3D molto ben fatti e costantemente aggiornati e non è per nulla complicato ottenere un file da mandare in stampa. Archicad esporta nativamente nel formato .stl, lo stesso brevettato da Chuck Hull nel lontano 1986. È opportuno semplificare il modello per eliminare le stratigrafie e altri dettagli che sono ininfluenti o controproducenti ai fini della stampa.
A seconda della tipologia di stampante utilizzata, bisogna considerare alcuni fattori quali lo spessore di alcuni elementi sottili come parapetti e vetri che è preferibile, nel caso delle comuni stampanti a filamento, ottenere con altri metodi. Bisogna poi adottare una strategia di scomposizione del solido in diverse parti per ottimizzare il lavoro delle macchine. Nel caso della copertura a falde di un modellino di casa, ad esempio, sarà opportuno stamparla come pezzo a parte girandola in verticale. Il software della stampante generalmente riconosce quando è conveniente ruotare il verso della stampa e procede automaticamente ad orientarla per ottimizzare le prestazioni della macchina.

