Il caso Clou: Ottimizzazione dei template di studio
Nel del percorso di implementazione con Archicad sviluppato per l’azienda briazola Clou | Progetta | Arreda | Comunica, che ho avuto il piacere di seguire nel passaggio dal CAD al BIM, è emersa la necessità di organizzare due template principali al fine di rispondere al meglio alle sfide aziendali:
- Il primo template avrebbe risposto alle esigenze e ai deliverables necessari per i progetti con i quali il team di designer propone soluzioni di ristrutturazione e valorizzazione dei locali della committenza;
- Il secondo template sarebbe stato ottimizzato esclusivamente per lo sviluppo degli elementi di arredo che vengono ingegnerizzati e prodotti direttamente da Clou e dai suoi fornitori.
Nel primo template, creato per gestire le proposte progettuali legate agli spazi della committenza, è stata adottata un’organizzazione snella e lineare. La struttura di questo template include mappa viste semplice, limitando le viste a quelle strettamente necessarie per la rappresentazione della nuova proposta e delle varie alternative, attraverso piante, sezioni, viste 3D. Inoltre, per ottenere viste interne di alta qualità, sono state progressivamente ottimizzate le impostazioni delle scene di render di studio attraverso Cinerender di Archicad. Questo ha permesso di raggiungere il risultato desiderato per le rappresentazioni di interni da produrre.
Da questo primo template, quali output produrre e in quali formati? File PDF per consentire alla committenza di poter consultare facilmente gli elaborati e comprendere in modo tradizionale le proposte avanzate dal team di progettisti. Come innovazione significativa nell’approccio al lavoro, è stato implementato l’uso dell’Iper modello BIMx, che consente di condividere dati e informazioni interrogabili e inequivocabili sia dal punto di vista tridimensionale, quindi geometrico, che dal punto di vista informativo, grazie a codifiche, nomenclature, quantificazioni precise e verificabili direttamente dal dispositivo mobile utilizzato.
Il secondo template ha un approccio più tecnico, destinato a rispondere a quegli elaborati sviluppati per artigiani e fornitori quali fabbri, falegnami, vetrai e simili. Questo template specifico è destinato allo sviluppo di oggetti con Library Part Maker, che poi saranno posizionati in tutti i progetti sviluppati a partire dal primo template. In questo template ogni elemento di commessa viene progettato e sviluppato in ogni suo dettaglio, studiando soluzioni costruttive specifiche per ogni componente. Ogni elemento deve quindi essere codificato e destrutturato nelle diverse parti che lo costituiscono, al fine di permettere lo sviluppo di tavole ed elaborati specifici, da destinare a ciascuno dei fornitori che dovrà produrne i prototipi e le singole parti del prodotto destinate alla vendita.
Eccoci arrivati al fulcro della questione: metodo e ordine, nel rispetto degli standard che insieme abbiamo delineato, sono fondamentali per ottimizzare i processi interni ed esterni allo studio. Ma che livello di automatismo è possibile raggiungere con l’interazione dei due template? E quali benefici possono portare all’automatizzazione di computi e preventivazioni? Lo scopriremo nel prossimo articolo.
Buon lavoro (come sempre: smarter, not harder!).
Credits: blog.archicad.it ; Matteo Di Filippo