IL RILIEVO AL TEMPO DEL BIM: LASER SCANNER E RESTITUZIONE GRAFICA – PARTE 1
Un buon rilievo è l’inizio di un buon progetto, soprattutto lavorando in BIM, dove cominciare con dati certi porta ad avere il pieno controllo sull’opera.
La maggior parte dei progetti nasce da una preesistenza, soprattutto in un paese come l’Italia con un importante patrimonio edilizio storico, dove oltretutto abbiamo raggiunto il punto di quasi totale saturazione del fabbisogno edilizio e dell’occupazione del suolo.
La prima operazione da compiere quando iniziamo un nuovo progetto è quindi il rilievo dell’esistente. È un’operazione lunga e dispendiosa, si sa quando comincia ma non quando finisce. Una volta ultimato il rilievo e la sua restituzione grafica, anche a distanza di mesi e quando meno ce l’aspettiamo, ecco che salta fuori una misura non correttamente acquisita che può vanificare il lavoro svolto fino ad allora.
È proprio il caso di dire, e mai la saggezza popolare dei proverbi è stata tanto azzeccata, che chi ben comincia è a metà dell’opera. Prima ancora di considerare i diversi metodi di rilievo, bisogna valutare l’approccio alla materia: eseguire un rilievo fai da te con gli strumenti tradizionali (la bindella, per intenderci), oppure affidarsi a dei professionisti del rilievo che utilizzano le stazioni totali o il laser scanner.
Il rilievo fai da te apparentemente non comporta costi aggiuntivi (se non consideriamo il tempo speso in cantiere) ma lascia ampi margini di errore: inesattezza del dato, aree che non sono raggiungibili, conoscenza non approfondita delle tecniche di rilievo, ecc. Oggigiorno i margini di guadagno sono tanto risicati rispetto al passato che l’unico modo per essere in attivo è di non commettere errori e non ritardare nelle consegne, il che richiede una corretta pianificazione della commessa e l’uso consapevole degli strumenti.
Affidarsi a professionisti, invece, comporta una spesa iniziale ulteriore; ma a medio-lungo termine è sicuramente vantaggiosa per la certezza del risultato e della spesa preventivata. Rimanendo sui proverbi, è il caso di dire che chi più spende meno spende. Purché, ovviamente, lo si faccia bene.
Fra le tecniche di rilievo professionali, l’uso della stazione totale ha tempi più lunghi in cantiere (bisogna rilevare uno per uno i punti nello spazio) ma permette una restituzione grafica (almeno 2D) più veloce, perché è possibile generare automaticamente le linee nel CAD. Il rilievo laser è più veloce in cantiere, ma in studio bisogna “ripassare” la nuvola di punti ottenuta.
Consideriamo comunque che i tempi di restituzione grafica della nuvola di punti non sono poi così lenti, soprattutto usando software di modellazione BIM come ARCHICAD. Inoltre, in questo modo non corriamo il rischio di trascurare alcune aree del cantiere o alcuni elementi: con la nuvola di punti abbiamo sempre tutto a disposizione, anche quegli elementi che non consideravamo importanti in un primo momento.