La consegna digitale dei progetti favorisce l’evoluzione dello spazio costruito, ottimizzando la collaborazione.
Le imprese che operano nel settore dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni (AEC) devono affrontare una miriade di sfide, tra cui la carenza di manodopera specializzata, i margini ridotti, la complessità delle politiche e l’imprevedibilità nell’approvvigionamento dei materiali da costruzione. Ciò comporta ritardi nei progetti, effetto silos nell’organizzazione del lavoro dei team, perdite di tempo e di denaro e un impatto ambientale che è diventato ingiustificabile al mondo di oggi. Il McKinsey Global Institute riporta un divario nella produttività globale pari a 1,2 trilioni di dollari, che può essere colmato semplicemente migliorando le prestazioni del settore. Nell’ultimo decennio, il settore AEC è passato alle azioni concrete, raddoppiando gli investimenti in nuove modalità di lavoro guidate dalle tecnologie.
Molti software, hardware e strumenti basati sul cloud contribuiranno a questa transizione, ma in definitiva il cambiamento più importante avverrà grazie alla consegna digitale dei progetti: flussi di lavoro digitizzati che consentono una migliore collaborazione e un flusso continuo di dati durante tutto il ciclo di vita del progetto, dalla pianificazione e progettazione alla costruzione e al funzionamento. Negli ultimi vent’anni, il processo del Building Information Modeling (BIM) ha introdotto flussi di lavoro digitali per tutto il settore AEC e viene utilizzato dal 60% degli architetti e dal 51% tra professionisti MEP e ingegneri strutturisti. In un recente sondaggio MPG (PDF, pag. 34), il 42% degli esperti del settore edile intervistati afferma che il BIM offre il massimo potenziale di rendimento. E in una recente indagine Deloitte (PDF, pag. 5), il 43% dei dirigenti del settore E&C ha previsto per il prossimo anno maggiori investimenti in nuovi processi di progettazione incentrati, ad esempio, sul BIM. La consegna digitale dei progetti accelera ed espande l’adozione del BIM nella progettazione, nella costruzione e, in definitiva, nella gestione dei beni patrimoniali.
La digitizzazione delle decisioni relative alla creazione di un edificio o di un’infrastruttura è un’impresa ardua, in quanto comporta un’intensa curva di apprendimento. Tuttavia, offre vantaggi senza precedenti, tra cui maggiore efficienza, riduzione dei rischi, migliore qualità, migliore comunicazione e accessibilità alle informazioni. I metodi utilizzati in passato per la progettazione di beni patrimoniali – pile di disegni tecnici, schizzi a mano, modelli 3D su una rete, una serie di ordini di modifica da parte del cliente su un’altra rete e risme di PDF – si fondono in un unico ambiente digitale, dove la loro accessibilità e mutabilità creerà beni digitali con un grado di reattività ed efficienza pari a quello dei dati stessi.