Nel mondo delle costruzioni sta aumentando l’impiego di robot che possono essere utilizzati per svolgere una varietà di compiti, in modo più preciso e rapido rispetto agli esseri umani.
Tuttavia, il loro uso è ancora relativamente limitato nell’edilizia, poiché molti compiti di costruzione richiedono ancora la flessibilità e la creatività che solo gli esseri umani possono fornire. Nonostante l’ingente investimento economico, si prevede che l’impiego di robot nel settore aumenterà nel corso degli anni in concomitanza al loro sviluppo tecnologico.
Un esempio molto pratico dell’utilizzo di robot nell’edilizia è avvenuto in Giappone dove, a causa della scarsità di manodopera locale, si sono serviti di questa tecnologia per sostenere l’offerta di nuove case. Il robot Hadrian X sviluppato dalla australiana Fastbrick Robotics è in grado di posare precisamente, utilizzando un laser e un braccio meccanico, fino a 1000 blocchi all’ora.
In Europa viene utilizzato il robot SAM (Semi-Automated Mason) sviluppato dalla società statunitense Construction Robotics, la cui attività può esser controllata tramite smartphone.
Passiamo all’utilizzo del sorprendente Spot, il cane robot di Boston Dynamics che non è nuovo sulle pagine di questo blog. Al momento Spot viene utilizzato principalmente per compiti di ispezione e trasporto, piuttosto che per la costruzione vera e propria. Infatti, è stato utilizzato per eseguire ispezioni di sicurezza in cantieri edili, per verificare che i lavori venissero eseguiti in modo sicuro e conforme alle specifiche e per trasportare attrezzature in luoghi difficili da raggiungere per gli esseri umani.
Come già accennato Spot può essere equipaggiato con strumenti SLAM, permettendo di fare scansioni in movimento, senza necessità di punti fissi per lanciare la scansione del costuito.
Infine, Spot è stato utilizzato anche per il monitoraggio dei lavori di restauro nell’area archeologica di Pompei. In questo caso, il robot è stato affiancato da piccoli droni per:
- Eseguire ispezioni delle strutture in modo da poter individuare eventuali danni o problemi senza dover disturbare i lavoratori o il sito stesso;
- Raccogliere dati sullo stato delle strutture, utili al fine di pianificare il restauro e garantire che venga eseguito in modo sicuro e accurato.
I droni: estensione del lavoro umano
Il compagno di passeggiate di Spot nel Parco Archeologico di Pompei è il drone Leica BLK2FLY, capace di effettuare scasioni 3D della zona sorvolata, compendio del lavoro svolto a terra.
In generale, i droni sono utilizzati per raccogliere dati sulle costruzioni, per esempio per fare ispezioni di edifici o per creare mappe del terreno. Possono anche essere utilizzati per trasportare materiali o per eseguire lavori di montaggio in zone difficili da raggiungere.
Nel caso dell’uso nel rilievo del costruito, ricordo che non basta avere un drone per ottenerne il modello. Infatti, dopo il volo di rilievo, composto di tutti i suoi crismi ed i necessari permessi come da regolamento, bisogna utilizzare software adatti per la restituzione corretta di ciò che si è rilevato.
