BIM, CAM, EPD: la sinergia innovativa per una progettazione integrata.
Insieme per promuovere la digitalizzazione sostenibile del settore delle costruzioni.
Il 18 novembre scorso si è tenuto BIMPACT Pescara, organizzato da Cadacademy in collaborazione con ANCE, gli Ordini Professionali della provincia di Pescara e la partecipazione di ICMQ. Il convegno “BIM, CAM, EPD: la sinergia innovativa per una progettazione integrata” ha raccolto professionisti, tecnici e rappresentanti istituzionali per raccontare come il settore stia davvero cambiando, passo dopo passo.
ANCE: il richiamo alla responsabilità digitale.
Il BIM è considerato uno strumento guida per recuperare il ritardo del settore delle costruzioni. ANCE sostiene fortemente queste iniziative, finalizzate a diffondere la conoscenza del BIM a tecnici e imprese.
Donald Balla, presidente del Gruppo Giovani di ANCE, ha aperto i lavori sottolineando l’assoluta necessità di innovazione per il settore. Il suo intervento ha rappresentato una sorta di “appello alla responsabilità”: un invito a non attendere che gli obblighi normativi diventino sanzioni, ma a cogliere l’innovazione come un’opportunità per alzare il livello dell’intero settore.
Cadacademy: oltre il BIM, verso un ecosistema digitale integrato.
Angelo Gino e Andrea Faeti di Cadacademy hanno illustrato come il BIM rappresenti un cambio di paradigma rispetto ai metodi tradizionali, guidando il pubblico dentro l’evoluzione del BIM, dai fondamenti fino agli scenari più avanzati. <<L’obiettivo finale è cambiato: non è più la consegna delle tavole, ma la gestione del progetto nel suo intero ciclo di vita>> hanno spiegato, introducendo il concetto di gemello digitale degli edifici attraverso la scansione 3D e la nuvola di punti.
I vantaggi operativi sono molteplici: visualizzazione immediata del progetto, correzione automatica delle modifiche, generazione istantanea di disegni 2D. È soprattutto nella collaborazione multidisciplinare che il BIM esprime il suo potenziale, permettendo ad architetti, ingegneri strutturisti e impiantisti di coordinare i modelli e anticipare problemi che altrimenti emergerebbero solo in cantiere.
Sostenibilità e BIM: il ruolo di EPD e CAM.
La componente ambientale è stata al centro dell’intervento di Francesco Carnelli, responsabile commerciale di ICMQ, che ha illustrato come BIM, CAM ed EPD siano diventati strumenti imprescindibili della progettazione contemporanea. Il collegamento con il BIM apre nuove possibilità: prodotti certificati, dati ambientali verificati, LCA collegati agli oggetti del modello. In altre parole, un edificio che non è solo progettato in modo efficiente, ma misurabile nelle sue prestazioni ecologiche.
<<L’EPD è uno strumento di comunicazione trasparente che valorizza il brand e distingue dalla concorrenza>> ha spiegato Carnelli, evidenziando come oltre 1.743 EPD siano già disponibili in formato digitale, pronte per essere integrate direttamente nella progettazione BIM. Questa connessione digitale facilita il calcolo degli LCA degli edifici e l’assegnazione delle caratteristiche ambientali ai progetti, rappresentando un criterio premiante nelle gare pubbliche.
L’esperienza sul campo di LandBau: tra opportunità e resistenze culturali.
L’architetto Gianluca Mezzanotte, fondatore di LandBau, ha portato la testimonianza diretta di una struttura certificata BIM.
L’innovazione del BIM risiede nella gestione delle informazioni, ma è cruciale decidere quali informazioni sono utili per evitare di appesantire la gestione del progetto
ha affermato, sottolineando un punto fondamentale: il BIM deve essere inserito precocemente nella fase di progettazione, altrimenti si rischia di aggiungere solo costi senza sfruttarne i vantaggi. L’architetto ha presentato casi concreti di applicazione del BIM. Particolarmente significativo l’intervento sul data center dell’ATM a San Donato Milanese, dove la metodologia BIM applicata a un progetto già in fase esecutiva ha permesso di identificare e risolvere circa 10.000 interferenze impiantistiche, evitando ritardi e costi aggiuntivi.
Mezzanotte ha però espresso preoccupazione per la resistenza culturale del settore, citando un sondaggio della Consulta degli Ingegneri in Lombardia che mostra solo il 16% di utilizzo quotidiano del BIM e una scarsa conoscenza del capitolato informativo.
Conclusioni: verso un settore più competitivo e sostenibile.
BIMPACT Pescara si è concluso con una riflessione condivisa da tutti i relatori: la tecnologia è un mezzo, non un fine. La qualità progettuale rimane nelle mani dei professionisti, ma oggi dispone di strumenti più potenti, più trasparenti e più integrati.
Il settore delle costruzioni italiano ha l’opportunità di colmare il proprio ritardo digitale trasformandolo in vantaggio competitivo, a patto di investire in competenze, infrastrutture e cambiamento culturale. L’integrazione tra BIM, sostenibilità ambientale e certificazioni rappresenta la via maestra per progetti di qualità superiore, in grado di rispondere alle sfide del presente e del futuro.
In questo scenario, Cadacademy consolida il proprio ruolo come polo di competenze, accompagnando imprese, PA e professionisti nel percorso di trasformazione digitale che ormai non riguarda solo il futuro, ma il presente.

