Vi racconto una mia esperienza professionale capitata in un contesto in cui il processo di cambiamento verso la digitalizzazione non si è radicato in modo stabile.
Occorre però una doverosa premessa: spesso, queste situazioni capitano nei comuni piccoli a causa della mancanza di risorse economiche e tecnologiche. Purtroppo, non è colpa di nessuno. È chiamato in causa il divario sempre più importante tra amministrazioni con più disponibilità finanziarie e altre che si ritrovano ad affrontare problematiche più vicine ai cittadini, come l’esborso economico per il rifacimento delle strade comunali.
Tornando alla mia esperienza, quando mi sono trovato a dover affrontare il workflow della pratica di accertamento di conformità, sin dalle prime battute ho incontrato un ostacolo riguardante, appunto, la digitalizzazione messa in atto dai piccoli comuni.
Come da prassi, in queste pratiche edilizie, la prima cosa da fare è partire dalla normativa, per capire quali sono i margini di operatività e se l’abuso è sanabile. I materiali principali da consultare sono le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Comunale (in acronimo, le NTA del PRGC) e il Regolamento Edilizio.
Per recuperare questa normativa, sono andato sul sito ufficiale del Comune e ho cercato la voce Aree tematiche per cliccare poi su Urbanistica. Qui, ho trovato le NTA e le tavole del PRGC. Diversamente, per poter scaricare il Regolamento Edilizio, sono dovuto tornare indietro e, alla voce Regolamenti, dopo una lunga ricerca, ho trovato quello Edilizio tra gli altri presenti.
Vi consiglio di prestare attenzione e visionare il documento prima di scaricarlo, in quanto io mi sono reso conto solo dopo una lunga attesa di download che non era consultabile. Questo perché il regolamento, per essere considerato attuativo, deve possedere l’approvazione della Giunta. Quello che avevo trovato io ne era sprovvisto. Così, dopo aver bevuto una tisana per calmarmi, ho deciso di tornare alle vecchie maniere, telefonando al tecnico comunale.
Le procedure vanno a rilento
Essendo reperibile solamente un giorno lavorativo, dopo una settimana, finalmente parlo col tecnico comunale, che mi conferma il fatto che il Regolamento Edilizio presente sul sito non è attuativo. Con mio grande sollievo, è così disponibile da inviarmi per email una copia del vero Regolamento attuativo.
Data la varietà di procedure e il relativo livello di complessità per ogni amministrazione, ne approfitto richiedendo anche l’accesso agli atti, necessario per avere il quadro completo dello stato dell’immobile. Mi arriva così nel pomeriggio la mail con due allegati che, senza alcuna sorpresa, si rivelano essere nient’altro che la scansione in PDF del Regolamento Edilizio cartaceo. Da qui, arriva l’amara certezza di dover sfogliare un centinaio di pagine per trovare le informazioni di cui ho bisogno.
Continua nel prossimo articolo: “Vecchie metodologie vs Lavoro in BIM“