Settaggi per l’AI con Archicad
continuiamo a scoprire il plugin Visualizer AI
L’AI Visualizer può essere richiamato dal menù “Finestre” alla voce “Palette”, e si presenta come una classica finestra, che però, per il momento, non può essere salvata al “Ambiente di Lavoro”.
La finestra è suddivisa in due sezioni: nella prima di sinistra viene catturato lo spazio modello 3D e la vista da cui l’AI genererà una visualizzazione, mentre nella sezione di destra sono raccolti tutti i settaggi del plugin.
Oltre che impostare la grandezza dell’immagine di output ci sono una serie di settaggi da definire per ottenere un output coerente rispetto a quanto pensato. Vediamo di seguito i principali:
Prompt
È la parte fondamentale del plugin, dove l’utente descrive testualmente l’output finale desiderato. Il consiglio è utilizzare dei testi molto semplici, a volte composti da singole parole o al massimo 2/3 per riga, in modo tale da rendere più semplice il calcolo per l’AI. Negli esperimenti intrapresi, infatti, non sempre un testo lungo e complesso riesce a essere più efficiente di un testo breve, perché rende il calcolo molto più lungo e spesso genera dei messaggi di errore.
Shape Fidelity
Determina il grado di conservazione della geometria del modello da parte dell’AI, in modo tale che risultati molto più creativi siano inversamente proporzionali ad essa. Ad esempio, ponendo un valore pari al 100%, l’AI avrà meno possibilità a disposizione per generare l’output, dovendo preservare la geometria iniziale. In questo caso il consiglio è di sperimentare per trovare la configurazione perfetta. Molto spesso un valore del 70% consente di avere un buon rapporto tra geometria e creatività.
Interactions
Si riferisce al numero di iterazioni nel processo dell’AI, in tal senso un numero alto di iterazioni fornirà dei risultati molto più precisi. L’unico inconveniente sarà il prolungamento dei tempi di calcolo, risultando quindi direttamente proporzionali al valore immesso. Fissare un valore approssimativo del 40% è un buon compromesso per eseguire delle prove iniziali, per poi aumentare quando si esegue l’ultima generazione prima della consegna al cliente.
Prompt Strength
Determina la forza del prompt, ovvero più alta è, e più l’AI seguirà le indicazioni testuali. Questo potrebbe portare a risultati più o meno creativi. Un valore approssimativo del 75% potrebbe dare un minimo di margine all’AI nella fase creativa.
Come si può evincere, non esistono regole o valori standard da seguire per impostare correttamente tutti i settaggi. Questo deve essere rimandato alla sensibilità dell’utente rispetto a due aspetti:
- L’idea originale umana, costituita dal concetto testuale (prompt) e geometrico (elementi in Archicad);
- La creatività dell’AI, resa possibile dai vari settaggi esposti in precedenza.
Trovare il giusto compromesso risulterà determinante per la corretta generazione di un’immagine tramite l’AI. Il consiglio è non stare mai nel mezzo – quindi con tutti i valori impostati al 50%. Meglio piuttosto impostare questi valori a 2/3 del loro valore massimo verso l’idea originale umana,
- Con alti valori di Shape Fidelity, Interactions e Prompt Strength in fase di finalizzazione di un render/concetto o verso la creatività dell’AI;
- Con bassi valori di Shape Fidelity, Interactions e Prompt Strength, in fase di sperimentazione iniziale.
Per maggior approfondimenti tecnici si consiglia la lettura della Guida Utente messa a disposizione da Graphisoft.
Credit: blog.archicad.it/Mario Napolitano