Qui hanno attirato la mia attenzione le Opzioni di progettazione. Esse permetteranno di lavorare alle varianti di progetto senza ricorrere (o quasi) a combinazioni di lucidi o alle copie dell’intero file e/o progetto.
Vengono invece in nostro soccorso, nella normale routine di progettazione, le Guide di distanza per il posizionamento degli elementi che mostreranno dinamicamente la distanza dagli elementi circostanti sia per il loro posizionamento che per lo spostamento. Inoltre, la Funzione di ricerca, introdotta in Archicad 26, si espanderà in altre interfacce. Ancora, il miglioramento dei gruppi per le regole di sovrascrittura grafica consentiranno uno sviluppo delle regole in modo chiaro e logico.
Ricevono aggiornamenti anche gli abachi, strumenti molto potenti citati in più articoli del blog, che sono deputati a estrarre i dati presenti nel modello tridimensionale. In più, i suddetti dati riceveranno a breve un miglioramento che riguarda la gestione degli abachi interattivi con l’introduzione di nuovi opzioni di formattazione. L’obiettivo di questi aggiornamenti è chiaro: non far ricorrere il progettista a software di terze parti e mantenere attiva la connessione dei dati tra tabelle e modello.
Altri argomenti degni di nota sono l’importanza della collaborazione con altre figure coinvolte nel processo di progettazione e il passaggio corretto delle informazioni: ci sono vari formati file di interscambio dei dati e il più conosciuto è il formato IFC. Prossimamente, in Archicad questo formato riceverà la certificazione buildingSMART IFC4 Reference View Import, garanzia di un lavoro collaborativo BIM fluido.
In tema di collaborazione e interscambio di dati arriverà il supporto al formato FBX sia in importazione che in esportazione: per chi non lo conoscesse, si tratta dello standard del settore per lo scambio di modelli 3D e la creazione di risorse, formato supportato, tra l’altro, da Twinmotion, Unreal Engine e Blender. La cosa gustosa, vista in ottica dello sviluppo futuro di Archicad, è che questi file possono essere utilizzati sia per la realtà virtuale che per le applicazioni di realtà aumentata, grazie alla loro caratteristica di supporto per una vasta gamma di tipi di dati, tra cui geometria, animazione, skinning ed illuminazione.
Gradite, anzi graditissime, le evoluzioni che attendono il BIMx. Come sapete, BIMx ha due facce utilissime per il lavoro degli architetti. La prima riguarda le presentazioni e l’esplorazione del modello. In questa tematica, due integrazioni diventano molto interessanti:
- L’introduzione dell’impostazione della data e dell’ora per vedere il cambiamento della luce solare e delle relative ombre;
- La possibilità di interrogare le etichette per accedere ai dati del modello BIM anche in 2D, diventando interattive nei layout.
La seconda faccia riguarda il cantiere, dove spesso bisogna risolvere qualche problematica, oppure si deve rivestire il ruolo di controllore dei controllori e rilevare le problematiche e/o l’avanzamento lavori. In loco, tra i vari strumenti a nostra disposizione, il tablet è spesso sottovalutato per la gestione. Però penso che con l’avvento della possibilità di indicare le problematiche direttamente nell’ipermodello con il BIMx, come per magia, ne vedremo più spesso in cantiere.
Continua nel prossimo articolo: “In Progress: Open BIM e ancora BIMx“