Periodi frenetici
Nel settore delle costruzioni, agosto è quel momento ineluttabile che amo chiamare “la fine del mondo”, eguagliato per frenesia solo dal periodo pre-vacanze natalizie. Mi riferisco al momento in cui tutti, e dico proprio tutti, hanno bisogno che ogni lavoro, di ogni genere, grado, forma e dimensione venga concluso o consegnato. Termine perentorio.
Questo è solo uno dei tanti esempi di come il mondo delle costruzioni sia ancorato a certe usanze medievali e si faccia fatica a fare passi in avanti, a differenza del settore tecnologico e del settore dell’agricoltura. Visto che parliamo di tecnologia, questo articolo sarà un po’ diverso dal solito: possiamo definirlo propedeutico a un discorso più ampio e che viene comodo sia per introdurre l’argomento che per preparare un mio piccolo lavoro. Come direbbero gli anglosassoni, win win!
Progetto semplice? Solo all’apparenza
Piccola presentazione di questo caso studio, che di fatto non è ancora iniziato, ma interessante proprio perché bisogna fare un po’ di Architectural tactics e considerare quali dati vogliamo acquisire.
Come ogni lavoro che si rispetti, si può sintetizzare in poche parole. Parole che nascondono molti trabocchetti e difficoltà che si andranno a scoprire solo a mano a mano che il lavoro procede. In questo caso si tratta di uno studio d’interni per una stanza a doppia destinazione d’uso.
Una stanza è un lavoro semplice, direte voi. E lo penso anche io, ma preferisco non sottovalutarla troppo. Perché il lato nascosto di questo lavoro è la sua localizzazione: non si trova proprio sotto casa, ma addirittura in un’altra regione. Servono quindi ottima comunicazione e trasferimenti personali limitati allo stretto necessario. Sono abituato a recuperare i tempi morti di trasferimento lavorando ma rimane il fatto che da buon piemontese non riesco a scappare alla regola del Bogia nen.
L’altra questione da affrontare, perno centrale di questo articolo, è la necessità di fare un rilievo con una buona precisione e il più dettagliato possibile, che possa essere effettuato con la mia strumentazione e che sia utilizzabile in Archicad nel modo più veloce possibile, meglio se con il modello 3D praticamente fatto.
Continua nel prossimo articolo: “I dati metrici“